La sesta raccolta di
poesie di Pietro Berra, con testo a fronte in spagnolo a cura del poeta cileno
Mario Castro e di Mirna Ortiz, è un viaggio sentimentale, letterario e
metaforico tra due paesi, l’Italia e il Cile, lontani geograficamente, ma sorpredentemente
vicini dal punto di vista umano. Una ricerca di luoghi dell’anima, seguendo
l’ispirazione dell’amore, dei paesaggi, della poesia (di Pedro Salinas e Pablo
Neruda, in particolare) e degli emigranti del secolo scorso. “Ode al vento (Una
historia de antípodas)” (42 pagine, 7 euro) del comasco Pietro Berra, alla sua
diciannovesima pubblicazione in volume, la sesta in versi, propone un viaggio
tra l’Italia e il Cile, che combina sogno e realtà, richiami poetici (un’eco di
Neruda è presente, non a caso, fin dal titolo) e affettivi (la donna amata, che
sulle ali della poesia si è trasferita da Santiago al lago di Como), stagioni
della natura e della creatività umana, storie d’amore e di emigrazione. Il
libro è inserito nella collana di poesia delle edizione I Quaderni del Bardo
Edizioni curate da Stefano Donno, che puntano a recuperare il valore umano e
sociale della parola poetica, vivendo nel rapporto diretto tra l’autore e il
suo pubblico, fatto di incontri, più che di semplici presentazioni, anche a domicilio.
E da una serie di incontri è nato questo libro: in primis quello tra Pietro
Berra e Mirna Ortiz Lopez, che “Da opposti cieli guardavano / la stessa luna di
novembre. // Lui dalla terrazza sospesa / tra il castello del Barbarossa / e le
cime dei noci. / Lei sopra l’insegna del centro /commerciale di Ñuñoa” e poi
con il poeta cileno (che vive tra la Svezia e la Romania) Mario Castro
Navarrete, curatore della traduzione dei testi in castigliano con la
collaborazione della Ortiz Lopez. Anfitrione di questi incontri il grande poeta
spagnolo della generazione del ’27 Pedro Salinas (Mirna gli ha dedicato un
gruppo su Facebook, che è stato luogo di conoscenza prima di quelli materiali)
cui è dedicata l’epigrafe che apre il volumetto (“I cieli sono uguali / guardarli
ci avvicina”). Le poesie sono tutte inedite, tranne una: la già citata “Luna di
novembre”, che lo sorso settembre fu lanciata su piazza Duomo a Milano, assieme
ai testi di altri autori cileni e italiani, in uno dei “Bombardeos de poemas”
che il collettivo Los Casagrande sta organizzando da 15 anni nelle città che
subirono ben altri bombardamenti durante le guerre. In quell’occasione di
realizzò il finale, in qualche modo profetico, della poesia: “La notte che
taglieranno il cielo / con un aereo per abbracciarsi / dall’altro lato del
sipario / alzate la testa ai sogni: / sul mondo pioveranno bombe / di poesia”.
Così come sono diventati materia e storia i versi della poesia che dà il titolo
al libro, simbolicamente riportati sul risvolto di copertina: “Vento il mio
cuore a forma di foglia / fallo volare fino alla casa / di Neruda, fa’ che si
posi sul mosaico / del pavimento accanto ai miei piedi”. Un libro che è
testimonianza della forza vitale della parola poetica e invito a seguirla con
l’anima e anche con il corpo.
iQdB edizioni di
Stefano Donno (i Quaderni del Bardo
Edizioni di Stefano Donno)
Sede Legale e
Redazione: Via S. Simone 74 - 73107 Sannicola (LE)
Redazione - Mauro
Marino
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Communications - Anastasia Leo, Ludovica Leo
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